Recensioni libri

Enzo Barnabà

Enzo Barnabà biografia

Recensione

Foto

Libri


Autori
A B C D E F G
H I J K L M N
O P Q R S T U
V W X Y Z

Scrittori presenti: 20909

Menu

Recensioni libri
News
Autori del giorno
Top20
Le vostre Recensioni
Newsletters
Percorsi Narrativi
I nostri feed RSS
I premi Nobel per la letteratura
Albo d'oro Premio Strega
Albo d'oro Premio Campiello

 

Recensione Enzo Barnabà

Enzo Barnabà

Dietro il Sahara - Recensione.

Gran bella collezione di racconti per un autore. Barnabà, che è probabilmente vicino alla mezza età ma che qui, dopo pubblicazioni nel campo della francesistica e della "storia delle classi subalterne", è all'esordio con la narrativa. Barnabà ha lavorato in Africa e dell'Africa ora racconta, battendo una strada percorsa da pochissimi altri italiani (dal solo Mauro Curradi?). Barnabà è narratore garbato, di buon gusto, sapiente e misurato, e con un debole — ma si tratta di debolezza tenuta sotto controllo — per il paesaggismo lirico. La location è l'Africa nera subsahariana, con storie ambientate in Costa D'Avorio e in Mali in particolare. I suoi racconti hanno in parte protagonisti tutti africani, e in parte hanno protagonisti mixté (bianchi e neri), che sembrano appartenere a un'epoca che non è esattamente quella dei giorni nostri, ma che è piuttosto situabile nel periodo 1970-1990. Quel che Barnabà cerca prima di tutto di fare, con successo, è di raccontare buone storie. Ma in più — e qui sta il vero punto forte del libro — queste buone storie smuovono. Non sono mai né paternalistiche né rancorose, non sono mai politicamente corrette e nemmeno pretendono di indicare buoni e cattivi. Sembrano (probabilmente sono) storie terribilmente vere, perfette nel mettere in moto i meccanismi dello svelamento della verità, con i suoi effetti non certo pacificanti su chi legge. Coś, riescono a irritare il lettore italiano con le intollerabili (perché cieche, demenziali, arroganti) “africanità” dei protagonisti neri, e allo stesso tempo a far provar disgusto a quel medesimo lettore di fronte alla superbia, alla supponenza, alla grandeur e alla stupidità mascherata da intellettualità dei suoi connazionali o degli altri europei sparsi per i racconti. Insomma un libro bello e sincero, di gradevole lettura e fastidioso. Un libro che. francamente, pụ far compiere un primo passo verso la conoscenza per tanti italiani (e per tanti africani in Italia) che la strada della vicendevole comprensione — per non parla rare di quella dell'integrazione — non solo non l'hanno ancora intrapresa, ma nemmeno sanno da dove parta.

Piersandro Pallavicini
Pulp libri, luglio-agosto 2004

Enzo Barnabà I Libri Biografia Recensione Le foto

Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!

 

 Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
Pubblica le news

ULTIME NEWS
La primavera silenziosa di Rachel Carson, il primo libro ambientalista che ha cambiato il mondo
[18-04-2024]
Hard Rain Falling: Un Viaggio Dostoevskiano nel Buio dell'America degli anni '40
[15-04-2024]
New York negli Anni '60: Lo Scenario Urbano di Jim entra nel campo di basket di Jim Carroll
[10-04-2024]
La calda estate di Mazi Morris, il romanzo d'esordio hard boiled della scrittrice israeliana Daria Shualy
[09-04-2024]
Le cavie umane nell'Unità di Ninni Holmqvist
[07-04-2024]
Il mondo di Charlie, la saggezza di un ultra centenario
[04-04-2024]
Il ritratto di Adelaida Gigli dipinto da Adrian Bravi
[03-04-2024]
Aliyeh Ataei ci porta tra le strade di Teheran
[02-04-2024]
Leggi le altre News