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Recensione L'autore avrebbe fatto meglio a scrivere cose di sua pertinenza. In questo libro l'autore parla in modo succinto della storia della torre e riempie le rimanenti pagine con aneddotti vari, tra cui il fatto che Galileo Galilei non fu lo scopritore della sua più famosa teoria (quella del moto delle cose), ma praticamente la rubò ad un certo Geronimo Cardano. Meno male che l'autore è informato, altrimenti chi ci avrebbe illuminato di cotanta verità? Il libro si apre con velata critica all'imbecillità degli italiani che hanno fatto una torre storta, che hanno fatto 17 commissioni per studiare la faccenda, che hanno preso provvedimenti solo dopo il terremoto che ha sconvolto Assisi (!) che dista da Pisa solo 200 chilometri(!?) e conclude alla stessa maniera. Naturalmente gli unici che hanno preso doviziosamente le misure della torre sono due inglesi e sempre inglesi sono coloro che definiscono squallida la città (Lord Byron e Schelley!) Di nihil
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