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Recensione Heinrich Böll Un saggio sulla ragione della poesia.
Saggio letto da Heinrich Böll per l'assegnazione del Nobel il 2 maggio 1973.
Lo dicono coloro che dovrebbero saperlo - e dagli altri, che anche dovrebbero saperlo, è controverso - che a proposito di ciò che appare razionale, calcolabile e raggiunto dagli sforzi combinati di architetti, progettisti, ingegneri, lavoratori - nel completare qualcosa come un ponte - rimangono sempre pochi millimetri o centimetri che non sono calcolabili.
Questa incalcolabità (piccola, considerate le masse che vengono trattate e formate) potrebbe contenere la difficoltà con la meglior precisione una massa di complicate interconnesioni chimiche e dettagli tecnici e materiali in tutte le loro possibili reazioni, inclusi gli effetti dei quattro classici elementi (aria, acqua, fuoco e terra).
Il problema qui sembra non essere meramente il disegno, le composizioni chimiche/tecniche/statistiche ripetutamente ricalcolate, ma - lasciatemi chiamarlo - la loro incarnazione, che può anche essere chiamata la loro realizzazione.
Leggi la continuazione del saggio in lingua inglese su nobelprize.org
Traduzione di Beat Blue.
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