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Recensione Paola Mastrocola

Paola Mastrocola

Una barca nel bosco

Paola Mastrocola Una barca nel bosco
Paola Mastrocola Una barca nel bosco

 


Una  barca  nel bosco è un libro scritto da Paola Mastrocola  nel 2004. La casa editrice di questo libro è Guanda. È composto da 257 pagine e costa 8.00 €. Paola Mastrocola è nata nel 1956 a Torino dove tuttora risiede. Dopo la laurea ha insegnato Letteratura italiana  all’università di Uppsala, in Svezia. Attualmente insegna lettere nel liceo scientifico di Chieti a Torino. Fino al 1992 ha scritto commedie per i ragazzi per la Compagnia del teatro dell’ angolo; ha inoltre pubblicato due raccolte di poesie, nonché due raccolte di saggi e poesie sulla letteratura italiana del Trecento e del Cinquecento. Il suo esordio narrativo è avvenuto con “ La gallina volante ” edito da Guanda con il quale ha vinto tre premi tra il 1999 e il 2001. Successivamente ha scritto “ Palline di Pane ” con il quale è stata finalista al premio Strega 2001. Con il suo terzo romanzo “ alberi maestri ” la Mastrocola torna a parlare di scuola ma questa volta vista non più dalla parte degli insegnanti ma, da quella degli studenti. Nel 2004 è vincitrice del Premio Campiello con il romanzo “ Una barca nel bosco ” mentre successivamente scrive un saggio che fa discutere, intitolato “ La scuola raccontata dal mio cane ”. Il romanzo “ Una barca nel bosco ” è incentrato sulla figura di Gaspare Torrente ragazzo dalle umili origini, figlio di un pescatore, ma con la grande passione per lo studio e in particolar modo per il latino.  Fortemente condizionato dalla sua professoressa di francese, lascia l’isola in cui vive e va a vivere a Torino, a casa di una zia, per poter frequentare il liceo.  Emozionato all’idea di iniziare il liceo ben presto si accorge però che non tutto è bello come puo sembrare. Con l’inizio del liceo iniziano anche i problemi: trova insegnanti con un diverso metodo di studio o addirittura disinteressati ad un insegnamento di qualità. I compagni sono completamente diversi da lui : lo isolano perché non segue la moda e perché i suoi 10 in latino sono molto diversi dai voti che loro riescono a conquistare. Sono tante le cose che non riesce a sopportare nel liceo: i compagni che copiano da lui, i bagni usati come luogo per fumare e non per quel che realmente servono, i professori con i loro continui ritardi… Decide cosi di parlarne con la preside. La preside gli consiglia di frequentare “ l’ ora di Ascolto ” . Qui Gaspare trova una psicologa disponibile che gli darà molti suggerimenti per poter integrarsi. Così Gaspare grazie alla psicologa e a un suo compagno prova a cambiare; cerca di uniformarsi con gli altri : poco studio, vestiti alla moda e playstation. Riesce a rendersi simpatico solo perché permette di copiare le frasi di latino. Il 10 che all’inizio prendeva in latino ben presto si trasforma in un 7 . Tutto cambia quando però incontra Furio un ragazzo che come lui negli intervalli non sa che fare e quindi sta vicino al termosifone. Per lui Furio è un vero amico , uno che ti ascolta e ti dice solo “ Va bene senza fare troppe domande ”.Iniziano gli scambi culturali e arriva Corinne ,sua amica di penna francese, che ad ogni lettera la immaginava più bella, sempre più impaziente per il suo arrivo: ma allo stesso tempo desiderava anche che non arrivasse mai poiché la casa della zia Elsa era in decadenza e si vedevano le tubature e le pareti rovinate. Cosi un giorno, tornato da scuola, porta con sé un piccolo albero per coprire i difetti della casa: da qui nasce il suo amore per gli alberi. Gli anni passano, il liceo finisce, e Gaspare deve iscriversi all’università. Vorrebbe iscriversi a lettere classiche, ma  per far piacere alla madre e al padre decide di iscriversi a legge. Dopo avere preso questa scelta decide però di fare la tesi di letteratura latina.  Il professore uno dei più severi, gli promette un appoggio dopo la laurea, potrebbe diventare associato di uno dei più prestigiosi studi legali. Ma la fortuna non gli è vicina: il posto va a uno più raccomandato di lui e che è un suo ex-compagno di classe. Dopo la morte della madre e della zia decide di aprire un bar sotto casa. Le sue piante sono cresciute così tanto che vanno ad occupare tutta la casa. Dopo molti anni riceve una visita da parte di Furio con il quale aveva perso i contatti. Lui lo aiuta a costruire una nuova casa vivibile per le piante. La casa viene chiamata “ Bosco Mondo ” ed è oggetto di visita e di stupore da parte dei vicini. A me questo libro è piaciuto molto perché racconta la vita di un adolescente che si trova ad affrontare le stesse situazioni che sto affrontando e che dovrò affrontare anche io. Però questo libro è triste ,amaro, fa riflettere sul degrado della scuola italiana in cui ci sono troppi insegnanti demotivati che non sanno aiutare gli studenti bravi, ma tendono a isolarli e a denigrarli per la loro bravura.  Spesso tutti noi vorremmo che le riflessioni della Mastracola non fossero vere. I cambiamenti che il protagonista dovrà affrontare per ambientarsi sconvolgono la sua vita tanto che nemmeno più la madre lo riconosce. A mio parere il personaggio più interessante è Furio: un ragazzo silenzioso  e misterioso che aiuterà molto Gaspare in diverse situazioni della sua vita. La sua presenza sarà essenziale quando Gaspare si sentirà solo dopo la perdita della madre, del padre, e della zia. Grazie a lui Gaspare scopre il mondo magico delle piante e grazie al suo progetto potrà costruire il “ Bosco Mondo ”.Secondo me questo libro è molto realistico: affronta problemi che esistono tutt’oggi . Il problema della scuola italiana proprio in questi periodi è risalito a galla. Spesso noi studenti siamo la vera e propria causa della demotivazione degli insegnanti: con la nostra voglia di non fare niente alcuni insegnanti fanno tesoro di questa situazione. Qui spiccano gli studenti come Gaspare che vengono messi da parte per la loro bravura. Gaspare diventa uno studente medio e cerca di sopravvivere e di andare avanti nel mondo dominato dall’idea che fa carriera chi è furbo e chi non merita. Come Gaspare a scuola ,spesso ognuno di noi si sente come una barca nel bosco…


                                     Ilenia Pecoraro


 


 

Di ilenia pecoraro

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