Ivan Bunin Recensione Discorso al banchetto del Nobel del 1933

Il 9 novembre, molto lontano da qui nella casa di un paese povero, in un vecchio paese di provincia, ho ricevuto una telefonata che mi informava della scelta dell'accademia Svedese.
Non sarei onesto, se dicessi, come uno dice in questi casi, che è stato uno dei momenti più profondamente emozionanti dela mia vita.
Un grande filosofo disse che anche il più veemente sentimento di gioia conta a confronto di quelli che provocano dolore.
Non voglio dare una nota di tristezza a questa cena, che ricorderò per sempre, ma fatemi dire ciononostante che nel corso dei passati quindici anni i miei dolori hanno lungamente superato le gioie. E non tutti questi dolori sono stati personali. Ma posso certamente dire che nella mia intera vita letteraria nessun altro evento mi ha dato così legittima soddisfazione come quel piccolo miracolo tecnico, il telefono che chiama da Stoccolma a Grasse. Il premio stabilito dal vostro concittadino , Alfred Nobel, è ancora il più alto riconoscimento che possa coronare il lavoro di uno scrittore.

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Traduzione di Beat Blue.

Ivan Bunin

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