|
Scrittori presenti: 20893 Menu categorie Menu |
Recensione L'autore-direttore dell'Arab Project presso Cambridge e collaboratore di Al Jazeera-presenta al lettore italiano un breve saggio di media divulgazione storica costruita su una percezione della realta' storica profondamente dogmatica,filo-araba e in buona sostanza anti-israeliana e antiamericana.Se la genesi ideologica di Hamas e' da rintracciarsi in modo indiscutibile nella filosofia politica dei Fratelli Musulmani-ed in particolare nelle riflessioni di Qutob-,quella puramente cronologica non puo' che fare riferimento al sorgere della prima Intifada e quindi al 1987.Nonostante gli aspetti marcatamente antisemiti del Manifesto fondativo,l'autore ne ridimensiona profondamente la portata sottolineando la profonda diversita' tra l'antisionismo e l'antisemitismo.In merito alle finalita' queste possono dispiegarsi a diverso livello:quelle relative alla politica interna sono volte alla realizzazione di uno stato islamico che comprenda l'intera Palestina(dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo),a liquidare politicamente al-Fatah divenendo il principale interlocutore a livello internazionale,a sostenere economicamente e a educare politicamente e religiosamente le masse palestinesi(p.e.la penetrazione politica presso l'Universita' di Bir Zeit costituisce una inequivocabile dimostrazione di finalita' egemonico-culturale);quelle relative alla politica estera si concretizzano nella eliminazione politica e militare di Israele la cui presenza e' ritenuta semplicemente inammissibile sotto tutti I punti di vista.Per quanto concerne gli strumenti messi in campo da Hamas questi fino a questo momento si sono concretizzati servendosi dell'ampia ventaglio strategico offerto dalla guerra asimmetrica(dalle manifestazioni di massa,agli scioperi,alla guerra psicologica fino agli attentatati suicidi) prescidendo dalla distinzione tra militari e civili.Infatti gli attentati suicidi sono valutati come una risposta proporzionale a quella israeliana.Ideologicamnete Hamas dichiara esplicitamente la piena legittimita' della jihad. In relazione ai finanziamenti l'autore valuta il budget annuale in dieci milioni di dollari frutto del sostegno popolare e naturalmente dei consistenti finanziamenti dei paesi arabi il cui modus operandi nel contesto del capitalismo e' letto positivamente da Hamas.Gran parte di questi finanziamenti-secondo l'autore-sono riservati al sostegno della popolazione e solo una minima parte alla attivita' militare.Infine per quanto concerne la percezione del nemico Israele viene vista come una nazione occupante,ampiamente protetta e tutelata dagli Usa,le sue azioni militari sono sempre lette come offensive ed espansionistiche mentre quelle di Hamas come esclusivamente difensive.Complessivamente-dunque-la rappresentazione che Hamas ha di se' stessa e' tipica della propoganda integrista e non presenta tratti di particolare novita' rispetto a quella che fu propria dell'Olp di Arafat. GAGLIANO GIUSEPPE
Di prupitto
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
|