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Recensione Piero Chiara L置ovo al cianuro e altre storie
Piero Chiara L置ovo al cianuro e altre storie
La felicit di scrivere
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鄭ugusto Turati l誕veva vista. Allontan il federale che voleva farli scudo col suo petto, e con le mani puntate sul piano dov弾ra steso il drappo nero, aspett. Preso l誕lzo sull置ltima balza del prato, l誕nguria entr come un tiro di rigore nel palco e and a colpire nel mezzo la traversa superiore, proprio sopra la testa del Segretario del Partito.
Crll un trofeo di bandiere, trem tutta l段mpalcatura e una doccia di sugo scese sopra il gruppo delle autorit schierate in prima fila. Turati, che stava per riprendere la parola, ne ebbe la maggior parte; e subito si videro i fazzoletti bianchi del federale e del prefetto che lo asciugavano.
Fu la prima scossa al regime, il primo colpo andato a segno, bench la stampa non lo registrasse e la storia solo oggi possa metterlo, se non tra i fatti decisivi, almeno tra i presagi sicuri.
Si conclude cos Il povero Turati, uno dei ventitre racconti che compongono questa raccolta, scritti da Chiara fra il 1963 e il 1969, gi apparsi singolarmente in giornali o riviste, ma rielaborati al fine di dare una continuit agli stessi, tale da renderli capitoli di un unico inusuale romanzo. I periodi storici a cui si riferiscono sono in buona parte ben determinabili e abbracciano un arco di tempo che va dagli anni 20 fino a oltre, se pur di poco, la met dello scorso secolo. Sono prose che prendono per lo pi spunto da esperienze vissute, magari ampliate grazie all段ndubbia vena creativa; si ritrova pertanto quel piccolo mondo di provincia di cui Chiara stato l段ndiscutibile cantore, ma si va anche oltre i confini nazionali, per esempio in Svizzera, in cui effettivamente l誕utore luinese soggiorn, lungamente e suo malgrado, in alcuni degli anni della seconda guerra mondiale.
Sottofondo di tutte questi racconti l段ronia con cui vengono esaminati e svolti i fatti, un段ronia spesso sottile, ma che smorza i toni, per dare vita a una narrazione appassionante e divertente, tanto che si scorrono le pagine con il sorriso sulle labbra.
Non c定 dubbio che in Chiara c定 la felicit di scrivere, il puro divertimento che si ritrova in chi sa osservare e riesce a costruire da pochi indizi una storia completa, che, per lo svolgimento delle vicende e per l段mpostazione narrativa, non pu che mettere di buon umore. Inoltre, il genio creativo tale che non si corre il rischio di una ripetitivit, se pur parziale; non c定 proprio questo pericolo, a tutto vantaggio del piacere della lettura che a ogni racconto si misura con una trama totalmente nuova, del tutto originale e sempre avvincente.
La raccolta prende il titolo di uno dei racconti, L置ovo al cianuro, un classico per certi versi degli autori siciliani (e Chiara era figlio di siciliani) con il concetto delle verit, e non tanto della verit assoluta. E cos il fotografo Pareille avr ucciso il cognato con l置ovo al cianuro o invece la povera vittima di un complotto? Non c定 risposta e la storia si conclude con questo dubbio, ma poco importa, perch tutti passiamo e ognuno di noi per gli altri rappresenta un enigma con tante individuali soluzioni, che il tempo cancella, come un vento della vita che ci sballotta qua e l, e poi ci porta via.
I racconti non sono pochi e presentano un弾strema variet, passando dall弾sperienza dello scrittore quale studente sfaccendato in un collegio di religiosi (Sulle onde del Lago Maggiore), al periodo di internamento in Svizzera di I preti in esilio, con la divertentissima figura di un sacerdote che, convertito un ebreo, decide di applicarsi anche con un socialista, con il risultato, per, che pure lui diventa socialista.
Ogni lettore trover senz誕ltro in queste prose, tutte di eccellenza, quella che lo colpir di pi, cos come stato per me, che proprio alla fine ho trovato nell置ltimo motivi di particolare interesse e riflessione, che non avevo provato con altri, per quanto mi fossero piaciuti tutti.
Il volume si chiude con Il ponte di Queensboro, una vicenda che si svolge a New York e che punta alla contrapposizio fra l誕giatezza che rende schiavi e la completa libert di chi non possedendo nulla completamente padrone di se stesso.
E questo un racconto in cui l段ronia si fa pi sottile e nella grande citt ritorna il desiderio per una realt scevra da limiti e confini e in questo senso avverr la scelta del protagonista.
Ma ce ne sono altri, o meglio direi tutti gli altri, il cui interesse appare consistente e parlarne sarebbe opportuno, ma poi gli spazi di una recensione diventerebbero troppo ampi, senza dimenticare che meglio lasciarli alla scoperta dei lettori.
Mi corre l弛bbligo, tuttavia, di un breve cenno a La forza del destino, prosa inconsueta nella produzione di Chiara, di una drammaticit che prende il cuore e che ci induce a riflettere su chi sembra predestinato a condurre una vita di sofferenze, di sacrifici, di dedizione, e tutto per nulla, se non per quell段ndefinibile piacere di esistere in funzione di altri. I personaggi della signorina Diomira e di don Biancamano resteranno sicuramente impressi nella memoria, anche loro due figure che non sono quel che appaiono.
L置ovo al cianuro e altre storie un libro di grande bellezza che invito a leggere, perch sicuramente meritevole.
Di Renzo.Montagnoli
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