Recensione Ken Follett Lezioni di scrittura
Lo stile
La sfida fondamentale che uno scrittore deve affrontare richiede poche parole di spiegazione: si tratta di creare un mondo fantastico e di riuscire a trasportare il lettore in questo mondo fantastico. Tutti i romanzieri cercano di realizzare l'impresa. Una volta che si supera questo livello di base, poi, dipende dagli scopi che gli scrittori si prefiggono di perseguire. personalmente, voglio cercare di divertirvi. Io desidero che voi siate presi dalla suspense o portati a commuovervi o, ancora, letteralmente terrorizzati: ciò che, in definitiva, desidererei è che voi non vi staccaste da libro, chiedendovi quale sarà il prossimo colpo di scena e come andrà a finire.
A tal fine, da un punto di vista stilistico, cerco di costruire frasi molto leggibili, piane, facilmente comprensibili, scrivendo in quella che chiamo 'prosa trasparente'. Se siete costretti a rileggere una frase o a chiedervi che cosa io stia cercando di dire, allora ho fallito.
Ovviamente, non si tratta di una legge universale, ed è giusto così. Ci sono parecchi scrittori che scrivono in maniera complessa, elaborata, e che risultano godibilissimi. Possono essere scrittori comici: per esempio, P.G. Wodehouse scrive sempre in questo modo assai elaborato. Di Dickens, invece, si apprezza la ricchezza della scrittura, e il modo in cui le sue frasi possono continuare, in maniera incrementale, all'infinito. Io, d'altra parte, cerco la trasparenza, la semplicità.
La stesura
Immaginiamo che vogliate scrivere un romanzo e che abbiate un'idea di base. Nel mio caso, per esempio, potrebbe trattarsi dell'idea di una spia tedesca in Inghilterra durante la Seconda Guerra mondiale, oppure di una famiglia di banchieri che perde tutto il proprio patrimonio.
Ora bisogna che elaboriate la vostra idea di base. Io la scrivo, la leggo, e cerco di farla proliferare. Inizio a immaginarmi i personaggi della storia, chi sono, cosa pensano e cosa desiderano. Penso a quale tipo di approccio tentino per risolvere il problema di base che muove la trama, che sia la cattura della spia tedesca o il modo per evitare il fallimento da parte dei banchieri.
Da qui, inizio a elaborare, cercando di creare personaggi interessanti, le cui vite sono devastate da eventi problematici, contro i quali cercano di combattere e perdono o trionfano, a seconda dei casi. Così nasce il piano per un romanzo, di scena in scena.
Proseguendo nella stesura, di giorno in giorno rileggo quanto ho scritto ventiquattr'ore prima, cercando di migliorarlo, magari rendendo più drammatico il tutto, o cercando di rendere più interessante un personaggio. E' necessario che vi interroghiate ogni volta circa i personaggi che avete creato e i problemi con cui sono costretti a confrontarsi. Bisogna che vi chiediate quanto i personaggi siano abili o coraggiosi e di cosa abbiano paura: in ogni nuova situazione che affrontino.
Mi rendo conto, andando avanti, che ogni minimo cambiamento introdotto ha conseguenze sull'intero svolgimento della storia. Allora sono costretto ad aggiustare la trama, a ricalibrarla. Ogni modifica suggerisce nuove idee, nuove prospettive, nuove nozioni. Se un personaggio è destinato a trionfare o ad ottenere un qualche successo, intervengo per radicare sin dall'inizio l'idea che quel tipo di successo sia ciò che questo personaggio desidera più che ogni altra cosa. Lo stesso vale per ciò che terrorizza o sconvolge qualcuno.
Nel corso del processo di elaborazione e di stesura, molte idee mi vengono suggerite dalle ricerche che compio intorno ai luoghi e ai temi del romanzo. Per esempio, nel caso del romanzo sul fallimento della famiglia di banchieri, ho letto molti testi sui banchieri vittoriani, sui loro fallimenti, sui luoghi in cui vissero, sui problemi accessori che affrontarono, sui divorzi, gli amori e altre vicende interessanti intorno a cui ruotarono le loro vite. Tutte queste ricerche contribuiscono a suggerire spunti per le scene del romanzo.
Un altro esempio significativo. Ne La cruna dell'ago l'argomento della trama concerneva l'incursione di una spia tedesca in Inghilterra, durante la Seconda guerra mondiale. Era indispensabile, in quell'occasione, che io leggessi libri su come si prendevano i treni, come si faceva il pieno a una macchina o come si vidimava un biglietto durante la guerra in Inghilterra. Ogni occasione di ricerca proponeva un'occasione narrativa, in cui il personaggio affrontava problemi pratici e tentava diverse soluzioni. Si tratta, però, di puri suggerimenti occasionali, perché è sempre la mia fantasia che lavora ed elabora le scene.
Non è semplice fare ricerche. Io mi servo di agenzie di ricercatori professionisti, principalmente Dan Starer, dell'Agenzia Ricerche per Scrittori di new York. Dan rintraccia per mio conto libri fuori commercio, vecchie mappe, articoli, persone che posso intervistare (storici o esperti, detective o agenti dell'FBI): un materiale preziosissimo intorno ad argomenti che variano dai terremoti alla clonazione ai processi penali nel diciottesimo secolo.
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