|
Scrittori presenti: 20917 Menu categorie Menu |
Recensione Carlos Amorín Buenos Aires, 1976. Esibite o nascoste, le armi mettevano in allarme le strade. La paura e la polvere da sparo impregnavano l'aria, i muri e le facce. La violenza, in realtà, non era una novità in Argentina, durava almeno da quarant'anni. Adesso però era diverso, si trattava di vero terrore. La sinistra AAA (Alianza Anticomunista Argentina), organizzazione che riuniva poliziotti, peronisti di destra e fondamentalisti di estrema destra, fondata dall'allora ministro della Previdenza sociale José López Rega - noto anche come «el Brujo», lo stregone, per la sua devozione alla pratica di culti esoterici - e dal nazista Aníbal Gordon, aveva già inaugurato nel 1974 il metodo del sequestro degli oppositori, cui seguivano l'assassinio o la scomparsa. López Rega era stato un oscuro caporale di polizia a riposo prima di guadagnarsi la fiducia di Juan Domingo Perón durante l'esilio e, soprattutto, quella di sua moglie, María Estela Martínez Perón, «Isabelita» per il popolo. Nel maggio 1974, alla presidenza della Repubblica, Perón lo promosse da caporale a commissario generale, facendogli saltare quindici gradi. Nel luglio 1974, dopo la morte del «Generale», «Isabelita» assunse la presidenza, e insieme a lei i settori fascisti del peronismo.
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
|