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Recensione Giuseppe Montesano Di questa vita menzognera - l'estratto
Quando cominciai a leggere l’annuncio di Cardano mi tremavano ancora le dita per la rabbia, ero bagnato fino all’osso dalla pioggia gelida e la voce di mia madre mi sbatteva in testa come una banda di ottoni.
"Un’altra volta? Gesù! Ma quali soldi? Io tengo solo un poco di pensione schifosa, e che ti posso dare? Se tu non sputavi sulla giacca del direttore, mo’ un posto lo tenevi! Sì, va bbuo’, rettore, direttore, è sempe ’a stessa cosa!... Ha detto che i paesi poveri sono colpevoli loro, se muoiono di fame? E tiene ragione! E poi quante volte ti ho detto che ti devi fare i fatti tuoi? Ma perché, tu si’ nu paese povero? Ah, tu non vuoi portare la borsa a nessuno, e fare il ricercatore lecchino ti fa vomitare? E certo, se facevi pure tu economia e commercio, era un’altra cosa. Ti sei voluto prendere una laurea inutile, e adesso che vuoi? E poi Eduardo ti aveva offerto di lavorare nella sua agenzia, che ci stava di male? Quello tiene dieci filiali, andavi a dirigere la Edotravel a Sorrento, e risolvevi!... Ah, a te il turismo e le partite iva ti fanno schifo? Tuo fratello Eduardo è nu strunzo e tu non gli chiedi scusa nemmeno morto schiattato? E allora mangiati la dignità!"
Le frasi dell’annuncio mi ballavano davanti agli occhi, e non riuscivo a tenere fermo il giornale. "C’è ancora qualcuno che ami il sudario della Bellezza? Un giovane che non abbia più nulla da chiedere a questo mondo decrepito? Ho quarantatré anni, dieci più di Cristo quando fu crocifisso, e come lui non prometto ricchezze materiali. Io non offro la stupidità della conoscenza, ma l’ardore dell’oblio." Ma chi poteva scrivere ancora bellezza con la maiuscola?
"Ma come, secondo te io ti potrei imbrogliare, a te che sei il sangue mio? I quartini ai Camaldoli? Gesù, vedi questo che va a scavare! Tu pensi solo ai soldi, allora! Ma non dicevi che il possesso ti fa schifo, che le mani servono a dare? Tu sei diventato materialista, a mamma tua... E mo’ perché fai così? Ti stai pure imparando a offendere! Non vuoi fare pace con la fidanzata di Eduardo? Senti a mamma, nun fà l’orgoglioso, ti conviene. Come, Matilde è una cretina? Ma se quella a ventitré anni tiene già lo studio di notaio a Posillipo! E che vuol dire che ce l’ha lasciato il padre... Matilde che è? È una fascista biologica? Gesù! E ora che sono queste parole grosse? Ma quella Matilde è così perbene, sta piena di soldi, tiene pure ’o loft a New York... Io? E che c’entro io adesso! Ho fatto morire di collera a tuo padre? Io che l’ho curato come un re? Guarda a mamma, Roberto, guarda a chi te vo’ bene! Allora secondo te io sono bugiarda? Io farei male al sangue mio?"
L’annuncio chiedeva qualcuno disposto a lasciarsi alle spalle il mondo della volgarità, la melma conformista del presente. "Chiudere gli occhi sul mondo infame del brutto vuol dire spalancarli sulla vita vera. Godere i giorni che passano è una scienza, l’esercizio dei cinque sensi esige una sua particolare iniziazione, e quello che ci serve è il sogno infinito dell’arte. C’è ancora qualcuno che non si sia arreso alla ripugnante imbecillità del buonsenso e della maturità? Bene, costui sappia che essere immaturi vuol dire essere perfetti." Cercavo di concentrarmi sulla lettura, volevo capire che cosa avrebbe dovuto fare esattamente il segretario di questo Cardano, ma non ci riuscivo.
"No, no e no! Non se ne parla proprio! Ma quali soldi vuoi? Tu poi te li spendi in un mese, ti conosco, Robe’, tu sei sguaiato, a te ti piace di fare il grande di Spagna... No? E la tua stanza? Mi hai inguaiato una stanza, Roberto! Chi ha scritto con la pittura rossa ‘l’arte deve essere fatta da tutti non da uno solo’ sul muro?... Ah, quella è una fase superata, come no, ora sei buddista! Ma qua’ buddista? Tu sei solo un asociale! Non tieni più un amico, la ragazza ti ha lasciato, e certo! Ti doveva portare lei con la macchina, e dove mai si è visto? Ma di chi hai preso, io quello vorrei sapere... Ah, tu vai dall’avvocato! E che ti credi di fare? Me li sono venduti, i quartini, e pure la terra mi sono venduta! E c’ho detto a Eduardo di fare un investimento, così fruttano... Per la famiglia, è logico, per la famiglia! Sì, i soldi li ho messi sulla società di Eduardo, e allora? Quello il turismo è l’affare del futuro, io l’ho fatto per te... E che ti credevi, di spendere i soldi della famiglia per fare il raffinato? Fammi causa, mo’, vai dall’avvocato! Con quella faccia a te l’usciere non ti apre nemmeno la porta!"
Poggiai il giornale sul tavolino perché avevo paura che il cameriere mi vedesse tremare, e non provai nemmeno a bere il caffè che ormai si era gelato. L’annuncio di Cardano finiva così: "Il mondo è freddo come un cadavere, niente cambierà mai, ma io troverò nell’amore per il superfluo la chiave universale per aprire la porta della prigione. Bussate, è stato detto, e vi sarà aperto". Seguiva sotto, più piccolo, il numero di telefono.
© Feltrinelli
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