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Recensione Daniele Luttazzi La castrazione e altri metodi infallibili... - Estratto
Introduzione
C’è chi mi dice: "Perché ti ostini a fare satira?" Il motivo è semplice: perché la gente, a furia di leggere Ostellino sul Corriere e di ascoltare Pionati al Tg1, sta perdendo la memoria storica degli eventi. La satira è un punto di vista e un po’ di memoria. Facciamo un test. Quanti di voi ricordano due anni fa quando la Terra è esplosa? Uno penserebbe che una cosa del genere la gente dovrebbe ricordarsela. E invece no. Andiamo, fate uno sforzo. Non ricordate quando la Terra è esplosa? E venne completamente distrutta? E siamo fuggiti tutti su questo pianeta a bordo di un’arca spaziale gigante? E i governi decisero di non dirlo ai più stupidi per non impressionarli?
Colgo comunque l’occasione per ringraziare tutti i fan che mi hanno sostenuto e si sono messi in contatto con me dopo l’epurazione bulgara. Grazie per la vostra gentilezza, il vostro calore e, in un caso, la squillo. L’ho rimandata a casa perché primo, non faccio sesso con le squillo e secondo, è saltato fuori che siamo consanguinei. Ma è il pensiero che conta, e a questo proposito voglio ringraziare anche la Rai per il rotolo di liquirizia. (I responsabili Rai che firmarono il mio contratto sono o espatriati o morti suicidi. L’unica cosa che mi manca della Rai sono i massaggi sulla schiena di Lilli Gruber.)
L’altro motivo per cui mi ostino a fare satira è che mi piace far ridere la gente. No, è una bugia. Ogni volta che dico una battuta e la gente ride, giuro a me stesso che mi vendicherò.
La castrazione e altri metodi infallibili per prevenire l’acne
(Genova, 16 aprile 2003)
(Si fa buio in sala. Uno spot illumina il leggio a centropalco. Nel silenzio, la voce fuoriscena di Daniele Luttazzi legge le ultime notizie.)
DL
Guerra in Irak. Presa Baghdad, è stata abbattuta la statua di Saddam Hussein. Un evento storico, ma dovrà essere ripetuto. Era la statua di un sosia.
A questo proposito, brutte notizie per i sosia di Saddam Hussein. Saddam avrebbe perso un braccio.
Come d’accordo, prima dell’attacco in Irak Bush ha avvertito Berlusconi. Gli ha detto: "Silvio, siete in guerra". Così adesso lo sa anche lui.
Bush si è dato un gran daffare per trovare i nove voti necessari all’approvazione di una risoluzione Onu a favore della guerra. O almeno, il gran daffare di uno a cui non importa un cazzo di quello che pensa il resto del mondo.
Il bombardamento di Baghdad è stato un vero calvario per le popolazioni civili, anche perché, a causa dei bombardamenti, di notte gli antifurti dei cammelli non la smettevano di suonare.
La tv irachena ha sospeso le trasmissioni. Peccato. Proprio adesso che avevano scritturato Massimo Lopez
© Feltrinelli
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