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Recensione Ian Rankin Intervista
Intervista con Ian Rankin
by Jon Jordan
Traduzione di Vincenzo Ciccone.
Jon: Per quelle persone che vivono nelle caverne e non hanno ancora letto nessuno dei tuoi libri, potresti descriverci qualcosa della serie?
Ian: John Rebus è un detective della polizia di Edimburgo ed espone una parte dell'eleganza della città che i turisti e i visitatori non sono mai in grado di vedere. E' un solitario, un combattente, non tanto un amante. Il lavoro è la sua unica salvezza. La città di per se stessa è un personaggio nella serie.
Jon: C'è qualcosa di Ian Rankin in Jhon Rebus?
Ian: Un pò. La musica, l'essere solitario e il bere... Ma io sono più simpatico di lui. magari non proprio così incasinato. U tempo , era meramente un modo per raccontare le mie storie, fino a quando ha iniziato ad infettarmi, ora c'è molto di lui in me di quanto ce ne sia mai stato prima. E' un veleno che mi droga.
Jon: Molti autori hanno fatto strani lavori prima di venire pubblicati. Che cosa hai fatto prima di poter scrivere a tempo pieno?
Ian: Un sacco di lavori strani. Il guardiano di maiali. Riscuotevo crediti, ed era divertente. Ho suonato in una banda punk. Ho lavorato come segretario nel centro nazionale Folktale a Londra.. Sono stato un giornalista di musica lo-fi. Ho lavorato come ricercatore sull'alcol (chiedendo ai ragazzi sulle loro abitudini alcoliche). Un sacco di roba strana.
Jon: MI piacciono davvero i riferimenti musicali nel libro. La musica è una parte di quello che sei?
Ian: sto ascoltando roba nuova ultimament, comprata questo pomeriggio. Arab strap(banda scozzese, non ballabile); Mogwai(band scozzese; non puoi ballare neanche con questa). Anche oggi ho comprato cd di secondamano di Prefab Sprout e Hal Ketchum. Ho già quegli album su nastro, ma vado pazzo per i cds. La musica è il meglio per me. Mia moglie odia i miei gusti musicali, così come molti dei miei amici.
Jon: Sei coinvolto nella produzione televisiva dei tuoi libri, o sei giusto un osservatore sperando che non vadano troppo distanti dalla trama.
Ian: Non ho nulla a che fare con la televisione. Uscii una sera con l'attore John Hannah e il produttore e non è stato il massimo. Questa è l'estensione del mio coinvolgimento. Il fatto è che quello non è il mio Rebus. Il mio Rebus sta con me e dentro di me.
Jon: Come padre che scrive immagino che potrai spendere poù tempo con i tuoi bambini rispetto ad altri padri. Pensi che in generale le persone dovrebbero spendere più tempo con i propri figli?
Ian: Spendo pochissimo tempo coi miei figlio, troppo impegnato a viaggiare e scrivere. Tornano a casa da scuola e sono occupato nel mio ufficio. Dovrei spendere un pò più di tempo con loro; tutti dovrebbero stare un pò di più con i propri figli. Dall'altra parte gli adulti hanno bisogno di spazio e tempo per se stessi. Questo è il motivo per cui amo i pubs e non i bambini...
Jon: Sembri essere una persona aperta ed onesta. C'è qualcosa che le persone sarebbero sorprese di scoprire in te?
Ian: Ho i miei piccoli segreti; cattivi comportamenti sotto l'influenza di cattive influenze. Tutti abbiamo bisogno dei nostri scheletri, specialemente i protestanti fra di noi.
Jon: Quanto controllo hai sul libro finito?
Ian: Posso dire poco sul lavoro e di solito l'editore mi ignora. MI fido del mio editore che può fare cambiamenti. Non sono una prima donna.
Jon: Se potessi tornare indietro nel tempo e fare una chiacchierata con un Ian diciottenne, cosa gli diresti?
Ian: Gli direi di uscire un pò di più. Non sprecare il tuo tempo a pensare poesie per poter avere un harem... dedicati alla crime fiction. Li è dove c'è la carne.
Jon: Trovo che gli autori siano le persone più avvicinabili fra le persone del mondo dell'intrattenimento. Cosa ne pensi?
Ian: Gli autori sono esseri umani. Altri tipi di media non lo sono. Gli attori recitano, non devono sentire le cose, nella maggiorparte dei casi sono solo superficie. Gli scrittori raggiungono nella profondità dell'anima i loro personaggi. Sentono. I musicisti sono ancora in un'altra sfera, dove i non musicisti non possono entrare. Alcuni scrittori che ho conosciuto, non ti saresti pulito il culo su di loro...
Jon: Raymond Chandler è morto prima di finire ul suo ultimo libro con Marlowe. Robert Parker lo finì e poi ne scrisse un altro. Hai mai considerato di poter scrivere i personaggi di qualcun altro?
Ian: Non penso... a meno che l'offerta non sia davvero molto vantaggiosa. Certamente non vorrei che nessuno completasse i miei libri.
Jon: Hai mai considerato di entrare a far parte dell'indiustria del cinema?
Ian: Mi piacerebbe provare con un film o una trama per la Tv(infatti mi sto per imbarcare in un dramma tv, se i miei nervi tengono). Il fatto è di dover scrivere su commission, e questo non è il modo in cui abbia mai scritto. Gli esecutivi del film vogliono sapere tutto della storia prima ancora che tu abbia cominciato a scrivere. Di solito le cose si formano mentr sto scrivendo. Non sono abbastanza organizzato per fare lo sceneggiatore. Più tutte quelle riscritture...ugh!
Jon: Sei un burlone?
Ian: Una volta quando alcuni amici erano via. Ho rubato un cartello "in vendita" e l'ho messo di fianco alle loro case come regalo di buon ritorno. Ma gli scherzi richiedono sforzi e in questi giorni cerco di limitare gli sforzi al minimo.
Jon: Come sarebbe per te un weekend perfetto?
Ian: Uscire e bere alcol con amici, fare un giro per negozi di dischi, andare a vedere un partita di calcio, poi tornare sobri nella sera, un bagno, una sbarbata, e fuori per cena con mia moglie. Questo è sabato. Domenica, rimango a letto, e poi assassino la famiglia reale.
Jon: Qual'è l'esperienza più strana che hai avuto con un fan?
Ian: Poche. Il fan che ha disegnato il nome WOLFMAN(il nome di uno dei miei serial killers) sulla scena dei delitti. Un fan era un dentista e mi ha mandato una check-list di tutte le menzioni di denti nei libri di Rebus(era una lei, e molto bella anche,ma non so nient'altro). Strane lettere sconnesse di una donna tedesca...
Jon: Ci sono film che ti hanno lasciato un'impronta durevole?
Ian: Non so, ci sono dei film che amo: The Godfather, Goodfellas, The Big Chill, Toy Story, Singles, Terminator, Apocalypse Now, Blade Runner....
Jon: A parte scrivere e viaggiare, come passi il tuo tempo?
Ian: Leggo, ascolto musica, giro per pubs. Anche i miei due figli mi occupano un pò.
Jon: Quali sono alcune delle cose che ti infastidiscono?
Ian: Vicini rumorosi. Immagino di prendere un AK-47 contro di loro. La bigotteria religiosa sia cattolica che protestante.
jon: Hai mai iniziato un libro ed poi hai cambiato la direzione che avevi pianificato all'inizio?
Ian: Succede tutte le volte. Come quello che ho finito un paio di mesi fa. Doveva essere il primo libro di una trilogia sul parlamento scozzese... ma il ragazzo che dovea essere in tutti e tre i libri, l'ho fatto fuori a pagina 50. Non volevo. La storia me l'ha fatto fare. Nessuna idea di chi l'abbia ucciso o perchè.
Jon: Qual'è quell'unica cosa che hai sempre nel frigorifero?
Ian: $200,000 in cocaina e una Beretta calibro 9mm.
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