Il saggio di Lukasiewicz che proponiamo qui per la prima volta in italiano stato considerato per tutto il Novecento una pietra miliare sia fra gli studi dedicati al pensiero di Aristotele ? per la ricchezza dei richiami testuali e la perizia nella loro disamina ? sia, e soprattutto, per gli sbocchi che apre alla logica contemporanea, di cui l?autore universalmente riconosciuto come uno dei principali esponenti. La sostanziale indimostrabilit (ma soprattutto non necessit) logica di una legge all?apparenza inconfutabile come il ?principio di contraddizione? consente a Lukasiewicz di giungere alla scoperta della cosiddetta logica polivalente, in cui, in buona sostanza, il ?vero? e il ?falso? non sono pi le uniche due alternative possibili per il pensiero. Assistiamo a un?escursione del pensiero, tra l?altro di esemplare chiarezza, che per certi aspetti e per certi esiti affine alle ?rivoluzioni copernicane? di Kant o di Gdel, o al percorso di Jans Bolyai che, con altri, ci apre la strada alla pensabilit di universi non euclidei; o anche all?esperienza di Meinong (non a caso maestro di Lukasiewicz) che prova a costruire un sistema basato sulla pensabilit degli oggetti inesistenti. Allo stesso modo Lukasiewicz ci fa vedere come sia perfettamente possibile pensare rigorosamente senza far valere il principio di contraddizione; mentre, a suo parere, la necessit di detto principio deriva dalle sfere dell?etica e della politica, come se si trattasse del collante indispensabile affinch la civile convivenza non si sgretoli come d?incanto. |