"Non solo forma di autodifesa, non solo sport agonistico, ma strumento e via per una migliore integrazione del s nell'esistenza, il karate pu essere capito, valutato e sfruttato a fondo solo se lo si ricollega al pi generale fenomeno delle arti marziali e alla cultura orientale da cui, in forma tecnica diversa ma spiritualmente identica a quella attuale, ebbe origine quindici secoli fa. Riscoprendo queste origini e ripercorrendo le tappe della lunga maturazione delle arti marziali attraverso la citazione diretta degli scritti dei grandi maestri di sciabola dell'epoca dei samurai fino ai giorni nostri, questo libro ci fornisce un'affascinante teoria del "combattimento a mani nude" e del suo legame con la filosofia zen. "Perch ho preferito il karate alle altre arti marziali? Ho avuto la sensazione che, di fronte al dato reale della violenza esistente in seno alla societ, la pratica delle arti marziali (sciabola, tiro con l'arco ecc.) avesse qualcosa di anacronistico. Il karate mi sembrato pi vicino alla violenza del tempo presente. Tuttavia non considero il karate come una forma di violenza destinata a servirmi... Io vedo nel karate un modo per mettere in causa il nostro rapporto con i nostri stessi gesti e in senso lato con il nostro corpo". (Dalla Introduzione). |