Il degrado e la banalizzazione del paesaggio sono diventati caratteri distintivi della condizione contemporanea del Paese. Il fenomeno sta cambiando progressivamente la percezione collettiva del nostro ambiente di vita, mostrandone un volto nuovo, sfigurato da incuria e abusi, sempre pi distante da quello che ancora conserviamo nel nostro immaginario. Il libro, lungi dall'essere un cahier de dolances, assegna all'urbanistica un ruolo chiave nel processo di recupero dei paesaggi degradati, da esercitare mediante piani e progetti urbanistici capaci di rielaborare l'idea di territorio, facendola evolvere dalla dimensione funzionale-quantitativa a quella morfologico-qualitativa. Il tema affrontato in due passaggi. Il primo tende a precisare le forme del disvalore pi ricorrenti attraverso l'osservazione diretta delle mutazioni che alcuni contesti nella nostra penisola e all'estero hanno subito negli ultimi decenni. Mutazioni che hanno spesso causato l'impoverimento e il degrado del paesaggio, ponendo con urgenza il tema del suo recupero. Ne emerge un quadro complesso, irriducibile ad un'unica forma di intervento, in cui le trasformazioni attivate sono l'esito, talvolta imprevisto, di modifiche normative, di innovazioni tecnologiche, o di comportamenti sociali. Il secondo passaggio, pur riconoscendo la difficolt di individuare un approccio univoco, prova a definire, con indirizzi, criteri ed esempi che ne sostanziano i contenuti, un protocollo per il progetto urbanistico di recupero del paesaggio, dove la parola progetto da intendersi con un'ampia latitudine di significati, che variano al variare delle dimensioni dell'area di intervento e della complessit dei problemi e degli attori in gioco. Il volume corredato da un allegato multimediale contenente norme e documenti istituzionali sui temi trattati scaricabile gratuitamente dall'area Biblioteca Multimediale del nostro sito www.francoangeli.it. |