Oggi giorno si anela ad attimi di pace, di tregua dal frastagliato e insensato accanirsi di eventi contrastanti che ci suscitano quell?agonico sentimento del vano e vacuo esserci. Vogliamo giungere all?armonia dei nostri pezzi, riacquistando senso e posizione. L?armonia condizione suprema a cui i saggi antichi aspiravano: un ritorno ad una primigenia corrispondenza tra le strutture del macrocosmo e del microcosmo, tra l?anima del mondo e l?anima incarnata del singolo uomo. Il pensiero intellettivo si sforza, arrancando tra i limiti del quotidiano, di astrarsi e giungere ad identificarsi col dinamismo divino dei pianeti erranti, nostri speculari. Allo stesso modo il nostro autore, giunto ora a massima maturazione poetica e intellettiva, torna in armonia con s abbracciando il suo vissuto tutto, e ci fa omaggio del suo capolavoro che anche emblema ed approdo di un?esistenza che ha recuperato con le parole il suo significato pi Vero. l?armonia del prima e del dopo, dei contrasti che non vengono eliminati ma armonizzati con la liricit dei versi nel complesso eufonico di ogni singola vita. ?La nostra psiche costituita in armonia con la struttura dell?universo, e ci che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e pi soggettivi recessi dell?anima?. (Carl Gustav Jung). Autori: Paolo Parrini |