Per conoscere Emmanuel Lvinas e imparare ad amarlo, niente pi utile di queste interviste radiofoniche con Philippe Nemo, attraverso cui il pensiero di uno dei maggiori filosofi francesi dell'era contemporanea, uno dei pochi ad aver cercato la formulazione di una morale strutturata per il tempo presente, ci viene rivelato nella massima chiarezza. Lvinas, senza cedere al compromesso del mezzo radiofonico, si impegnato qui a semplificare la forma espressiva dei suoi argomenti per raggiungere un pubblico pi vasto che non quello della stretta cerchia di addetti ai lavori. Il corpo teorico di "Etica e Infinito" in certo modo rivoluzionario, ci rivela un autore che, nonostante una reputazione di ermetico, ansioso di farsi capire. I temi toccati da Lvinas sono i pi disparati, la Bibbia, Heidegger, il compito della filosofia, i doveri dei filosofi. Le "digressioni controllate", le provocazioni, i paradossi che ci costringe a considerare rappresentano uno dei pi stimolanti luoghi del pensiero che il Novecento abbia saputo produrre. Nelle ultime righe di questo testo il filosofo evoca "l'amore del prossimo". Esso equivale a una "vita veramente umana", che "non pu rimanere soddisfatta nella sua uguaglianza all'essere, vita priva di inquietudine", senza che "si risvegli all'altro", senza "disubriacarsi", perch per l'umano "l'essere non mai - contrariamente a quanto affermano tante tradizioni rassicuranti - la sua propria ragion d'essere". |