"Sono belle e dolenti, melanconiche eppure piene di speranza. Nelle venti composizioni di 'Sulle labbra del silenzio' non infatti facile comprendere dove termini il mare del rimpianto e dell?attesa elusa e dove invece inizi la terraferma della felicit. Terraferma o Finisterre, in quanto nella raccolta facile comprendere ? come Erika bene ha appreso da Konstantinos Kavafis ? che non vitale l?approdo, quanto il viaggio." (dalla prefazione di Raffaele Giannantonio) |