Selezionando circa duecento lettere dall'enorme epistolario rinvenuto, Cynthia Saltzman compone un percorso biografico che spazia dal rapporto con il fratello Theo a quello con i genitori, da quello con le sue amanti a Gaugin, Emile Bernard e ad altri amici pittori, finendo per comporre un "autoritratto" originale e stupefacente che chiarisce come le lettere, per Van Gogh, non fossero solo un modo per sfuggire alla solitudine e all'isolamento, ma anche un laboratorio in cui sperimentare, riflettere sul "ruolo dell'arte" o su "cosa significa la vita artistica", citando Dickens e Carlyle, Shakespeare e Delacroix. Il risultato è il ritratto di un artista intelligente e prolifico, un viaggio alla scoperta di una mente geniale e tormentata, che cambia grafia a seconda del contenuto di ogni lettera e insegue una sola ossessione: vincere la "battaglia contro le cose della natura". |