Povero, frammentato, robotizzato, iper-sfruttato: il lavoro oggi un piano inclinato. Pur restando idealmente un fattore chiave della realizzazione personale, dell'identit sociale e delle prerogative di cittadinanza, l'esperienza del lavoro al tempo del capitalismo flessibile ostacola la definizione di traiettorie di vita coerenti. Come ricostruire il senso di s se non c' una prospettiva a lungo termine a cui aspirare? Come ripensare il diritto del lavoro per far s che anche il contenuto delle proprie mansioni - quel che si fa, come lo si fa, la ragione per cui lo si fa - torni a contare? Come ricostruire il nesso tra lavoro, riconoscimento sociale e partecipazione politica? |