Dostoevskij ha detto che mai la ragione stata in grado di distinguere il bene dal male. Di fronte all'indiscernibilit del male, al suo carattere misterioso e imperscrutabile, ci si deve interrogare sulle figure in cui esso si mostra: in cui esso diventa visibile, se non comprensibile. necessario interrogare queste figure, chiederci se le immagini del male e della sofferenza, che incontriamo gi nel mito e nella tragedia antica, siano le stesse immagini che si presentano a noi oggi, davanti ai nostri occhi. Chiederci se la morte rappresentata da Giovanni Bellini sia la stessa delle terribili immagini di morte che scivolano lungo i canali di internet. Se c' rapporto tra Satana che siede tra i figli di Dio nel Libro di Giobbe e Satana che patina del disgusto della tristezza la nostra lingua quando affondiamo in quella malinconia che pi aspra della disperazione. E infine se c' un rapporto tra tutto il male che si sedimentato nei secoli nel mondo e il Male di Auschwitz. |