Goldoni fu massone oppure no? Molto probabilmente la risposta affermativa. Ma la questione, affrontata nel saggio introduttivo di questo libro, tutto sommato secondaria rispetto al fatto che il commediografo veneziano avesse senza ombra di dubbio l'intenzione di rappresentare la Massoneria nella sua commedia "Le donne curiose", una delle pi amate e rappresentate del suo vastissimo repertorio. E che, altrettanto indubitabilmente, volesse innalzare una difesa della Libera Muratoria dalla scomunica emanata (o meglio, confermata) con la bolla Providas romanorum del 1751, le cui parole sono messe in bocca - parafrasate - alle donne curiose della commedia. Il volume arricchito da due contributi di Enrica Veterani (sulla fortuna editoriale della commedia goldoniana) e di Davide Riboli (sull'importanza del segreto e sull'attualit dell'opera). |