Il giovane Bartleby lavora come scrivano per un avvocato di Wall Street e, osserva Emanuele Trevi nella prefazione, il pi strano degli esseri umani. Non ha passato n famiglia, non ha casa, non mangia quasi nulla, non esce mai a prendere una boccata d'aria, non spende soldi, non manifesta sentimenti, non parla, non spiega. Soprattutto, uno scrivano che preferisce non scrivere. Preferireidi no il rifiuto che invariabilmente oppone alle richieste che gli vengono rivolte: una frase che non mossa da alcuno spirito di ribellione, una frase che non significa nulla e accompagner Bartleby in una inarrestabile spirale di autoannientamento. Proprio da questa insignificanza, che ha il rigore di una legge di natura e di una necessit estetica, discende tutta intera l'abbagliante bellezza del racconto di Melville. Prefazione Emanuele Trevi. |