?Ci che mi ha spinto a scrivere stato il rimpianto per le foto sbagliate, le foto che non sono riuscito a scattare, che non ho potuto fare, che si sono rivelate invisibili, come fantasmi. Ho pensato di scrivere per ritrovare la stessa sensazione che volevo dare a quelle foto?. In un?intervista del 1981, Herv Guibert ? scrittore, giornalista, fotografo, critico per il quotidiano Le Monde ? parlava cos de suo libro, ?L?immagine fantasma?, pubblicato ora per la prima volta in italiano. Volutamente privo di fotografie, ?L?immagine fantasma? racconta il rapporto di Guibert con il fotografico: le sue prime immagini erotiche, un reportage sulla madre la cui immagine non verr mail rivelata, il lento disfacimento di una foto destinata a consumarsi e a morire, e poi immagini fantastiche o intime al punto da diventare invisibili. Il libro non un testo teorico ma una raccolta di storie che esplorano, attraverso le avventure personali, i diversi tipi di fotografia: familiare, di viaggio, le fototessere, le Polaroid, la fotografia pornografica o giudiziaria. Una scrittura intima e profonda, nata in una stagione di nuova attenzione verso la fotografia e quasi a commento de ?La camera chiara? (1980) di Roland Barthes, di cui sembra una sorta di continuazione letteraria. Introduzione di Emanuele Trevi. |