Sul finire degli anni '30 del secolo passato Sarzana occup drammaticamente la cronaca nazionale per una serie di delitti: quattro assassinii compiuti in tempi diversi dal giovane William Vizzardelli. E Sarzana divenne per il cittadino comune la citt del "mostro" di cui molto si scritto. "Cronaca criminale" utilizza quella trama criminosa senza Vizzardelli collocando il filo della finzione nell'immediato dopoguerra fra le reali e spesso burrascose vicissitudini di un paese ligure di confine devastato dall'evento bellico. I personaggi (l'assassino e la sua famiglia, i commissari di P.S., il sindaco e il parroco del paese e tutta la congerie di malavitosi che si alternano sul palcoscenico della cronaca in sospetto di presunta reit) sono di pura invenzione anche se qua e l si potrebbero cogliere sfumature di persone reali, sempre trattate con rispetto e simpatia. Diversamente da quanto avvenuto nella realt, in questo racconto che si articola in tre momenti - quelli dei delitti e in altrettanti "intermezzi" - il colpevole non pagher le sue colpe. Pagheranno, invece, le coscienze. Infatti l'interminabile procedere a vuoto delle inchieste trover il suo indizio risolutorio in un "caso di coscienza". Forse se i "delitti Vizzardelli" fossero avvenuti negli anni fra il 1945 e il 1948 l'intera vicenda sarebbe potuta finire cos. Il racconto, tale per la sua brevit, ha il tono di una cronaca immaginaria con rapidi ma convincenti ancoraggi al momento storico e il curioso disegno psicologico di una precaria umanit che vi si dibatte e vive. |