Nella scansione dei capitoli, con riferimenti alla filosofia, al giornalismo, al marketing e alla sociologia, risalta all?inizio l?individuazione nella societ attuale di una sorta di ?Panopticon?, vero e proprio meccanismo per mettere in atto una forma perversa di digital imperialism che, nella sua capacit di controllo totalizzante, sembra attualizzare la visione di Foucault dei corpi (e delle menti) addomesticate. Nonostante l?apparenza di una lotta tra il caos e la disciplina digitale, in sostanza oggi prende forma il brain hacking ? l?addomesticamento dei cervelli ? con l?utilizzo delle pi evolute tecniche per lo sfruttamento estremo delle nostre capacit attenzionali. Entrano in campo nuovi saperi e nuovi soggetti. Alcuni raggiungono la fama e vengono conclamati nelle frange coagulatesi come gruppi di contropotere egemonico. Tra questi spiccano i vandali digitali, da taluni definiti terroristi, gli internet troll. Vengono coniati nuovi hashtag, elaborate tattiche di persecuzione lanciate, per la prima volta, con il gamergate. L?estremismo politico coinvolge aspetti sempre pi intimi e particolari delle persone, deflagrando in movimenti reazionari fieri di esibirsi in atti di odio vero e proprio rivolti contro chi dissenziente, contro il politically correct, contro il mainstream. Vi si aggiunge il negazionismo: non solo quello politico e anti-olocausto dei siti estremisti dell?Alt Right, con al seguito la manosphere (uno spazio d?aggregazione dedicato a una sorta di ?neomascolinit?), ma quello pi ampio e difficilmente contenibile (rendicontabile) sostenuto dalle Fake News. I diversi gruppi, abili tessitori di teorie complottistiche, si specializzano nella forma mediale dei meme, proiettili digitali ad alto impatto, divenuti degli habitu in molti ambienti della comunicazione digitale, anche in quelli pi en vogue del marketing delle grandi corporation. La manipolazione dell?informazione si diffonde a macchia d?olio, cos da trasformarsi in un vero e proprio attacco al mainstream e al mondo del giornalismo accreditato, non solo statunitense. In un conflitto digitale senza esclusione di colpi, fino a metterlo sotto scacco, fino a portare a una presidenza molto discussa. Con prefazione di Alessandro Cecchi Paone. |