Decisi di licenziarmi. Era il 2001. Lavoravo, a Milano, per un importante ente postale estero e non riuscivo a condividere il proposito della mia azienda di avviare una partnership con una certa impresa italiana del settore. Avendo incarichi di responsabilit avrei dovuto gestire l?operazione con una rilevante dose di coinvolgimento personale. Presi carta e penna e scrissi alla Direzione: ?Con la presente comunico le mie irrevocabili dimissioni?. Parole come macigni. Le scrissi in un misto di soddisfazione e di orgoglio. Consapevole che ci sono momenti nella nostra vita in cui uno avverte che accaduto un qualche cosa che ti impone un cambio di passo. Mi conveniva incaponirmi cos? Parlo di soldi, di tranquillit? No. Eppure sentivo di dover fare cos. Sentivo dentro di me un anelito di libert, di fedelt a me stesso. Avrei perso il lavoro. Avrei perso denaro. Quando sarei riuscito a trovare una nuova occupazione?. Giovanni Papagno ha appena superato i cinquant?anni quando vive questo dramma, ma proprio grazie a quella esperienza che negli anni a seguire potr ?sognare? e fondare, nell?amicizia con due ex colleghe, una tra le pi importanti aziende italiane della logistica oggi impegnata a sostenere le imprese che vendono in Italia e in Europa i propri prodotti attraverso l?e-commerce e il marketing per corrispondenza. Questo il romanzo del ?broker? San Marino Mail. |