Non si sorride del terremoto qui, sarebbe ingiusto per ogni tremenda sofferenza o anche minimo disagio causato da un evento con cui il Mistero della vita ha segnato l'Aquila e i suoi figli. Ma si sorride della vita, delle persone, della storia con la maiuscola e con la minuscola, e delle cose speciali e feriali. E quando si sorride in modo intelligente e fine, come in queste pagine, di una cosa o di una persona si testimonia la sua importanza, la sua presenza rilevante. "Solo la sventura muta", diceva una grande filosofa, Simone Weil. Riprendersi la parola, anche nel modo della satira, del bozzetto sapido di colore, dell'epica detta in modo profondo e lieve, un cazzotto alla sventura. un segno che non ha lei, mai, l'ultima parola o l'ultimo silenzio per chi crede che l'Aquila una grande citt, e che terra e cielo sono la patria degli uomini. Uomini cos riprendono la parola, raccontano, sorridono. (Davide Rondoni) |