La citt fin dai tempi pi remoti era formata da una parte esposta alla luce, spesso elevata e di una parte infera, diffusamente utilizzata e frequentata per diverse funzioni fino alle soglie della contemporaneit. I percorsi orizzontali e le discese esprimevano comportamenti diversi delle comunit cittadine: da un lato le attivit pratiche, dall'altro la meditazione, la ricerca di un rapporto intimo con le cose. Diversi gli esempi memorabili di questa modalit del vivere tra profondit e superficie, ben rilevati dalla metafora letteraria, tra cui Roma nelle perlustrazioni di Byron e Shelley; Napoli rivisitata nella sua peculiarit geologica e architettonica in un percorso da A. Dumas a M. Serao; Parigi e l'esplorazione dei suoi bassifondi nella moderna lettura simbolica di Hugo. |