Chi scopre le ?terre magiche? che sono l?Istria, la Liburnia che lega quella penisola simile a un grappolo d?uva alla citt di Fiume, la stessa vivacissima Fiume in fondo al Golfo del Quarnero e le isole quarnerine di Cherso, Lussino, Veglia, Arbe fino al Canale della Morlacca, finisce sempre per esserne affascinato e innamorarsene. Purtroppo, nonostante la fioritura del turismo sulle coste e le isole dell?Adriatico nord-orientale, in Italia continua a regnare una quasi totale ignoranza della storia, della multiculturalit e delle mescolanze etniche di quelle ?terre di mezzo? che nel loro piccolo riuniscono tre mondi: il latino-italiano, lo slavo e il tedesco. Grazie al mio mestiere di giornalista esercitato per tutta la vita in quelle terre dopo la mia partenza da giovane dalle terre all?ombra del Vesuvio, grazie ai settant?anni trascorsi fra quelle popolazioni e la conoscenza delle loro lingue e dialetti, ho potuto accumulare materiale pressoch inesauribile per una conoscenza via via sempre pi profonda di quelle genti che dicono: ?Bagna il dito nel mare e comunichi con tutto il mondo?. |