Questo volume raccoglie tutta la produzione poetica dannunziana, dagli esordi di "Primo Vere" all'intimismo malinconico del "Poema paradisiaco" al punto d'arrivo costituito dalle "Laudi". Una parabola che si evolve dal vitalismo sfrenato dell'inizio alla solarità dei versi di "Alcyone", attraversata da un inesauribile sperimentalismo, da novità metriche e stilistiche, dalla ricerca dell'assoluta purezza dell'espressione lirica. Sono inoltre qui raccolti i componimenti che il poeta ha lasciato dispersi sui giornali, tra la sua corrispondenza o che ha elaborato per musicisti, amici e familiari. Il teatro di Gabriele D'Annunzio rappresenta un'esperienza che anticipa sorprendentemente il futurismo e l'espressionismo. Da "La città morta" a "La figlia di Iorio", da "La fiaccola sotto il moggio" a "Fedra", i suoi drammi sono permeati di un grande respiro lirico, originali nel linguaggio scenico e sostenuti da uno straordinario rigore creativo. |