La strada per noi significava tutto. Nicolai Lilin torna a Fiume Basso, il quartiere di Bender in cui nato e cresciuto. E ci racconta la sua storia con gli occhi di un ragazzino che per la fretta di diventare grande disposto a buttarsi negli scontri pi violenti. Ma anche a trascorrere le giornate al fiume insieme ai suoi amici, giocando a farsi trasportare dalla corrente. Kolima impara a schivare i colpi nelle risse, impara i codici della guerra fra bande, ma soprattutto impara a conoscere il mondo attraverso i tatuaggi. Nella periferia degradata dell'ex Urss tutto sta cambiando. Alcuni criminali accettano il traffico di droga, altri restano all'angolo. C' chi viene a patti con la polizia e chi si rifiuta e si rifiuter sempre di farlo. in atto una guerra interna fra vecchie e giovani leve, che ha frammentato la criminalit organizzata. E in questa spaccatura si fanno strada con ferocia le nuove bande. I Ladruncoli, la sezione giovanile della casta Seme nero, i Fratellini, appassionati di sport da combattimento, i Punk, anarcoidi e spesso ubriachi o drogati, i Metallari, i pi temprati gi ai tempi dell'Urss, le Teste d'Acciaio, di chiara impronta nazifascista. Ciascuna banda ha un modo differente di tatuarsi. Il tatuaggio un collante sociale, segna l'appartenenza, ma anche uno strumento di comunicazione, in certi casi addirittura un linguaggio. A patto di non infrangere il tab: mai chiedere a un criminale cosa significa il disegno che ha addosso. I tatuaggi riprodotti in questo libro sono una chiave per entrare in un mondo. Perch ogni fuorilegge sulla pelle porta una firma, che l'espressione dei suoi sogni e della sua storia, e insieme un'ammissione di paura. L'unica confessione che far mai dei suoi peccati. Forse persino l'ultimo disperato tentativo di strappare la propria anima dalle zanne del demonio. |