Lawrence resta qualcosa di indecifrabile, una sorta di sfinge. Questa la chiave con cui lo storico Franco Cardini, esperto di Crociate e di tutti i ponti che hanno unito pi o meno ambiguamente Oriente e Occidente, indaga la figura avventurosa del colonnello che, nel pieno della Grande guerra, guid la ribellione dei beduini arabi contro l'Impero Ottomano. Un enigma, non solo per la sua persona sempre divisa tra passione ed azione, o per la sua strana morte, o per il gioco rischioso tra agente di Sua Maest e capo rivoluzionario, ma soprattutto per le complesse implicazioni, quelle immediate e quelle di lunga durata, connesse alla sua impresa leggendaria. Lui occidentale che si innamora dell'oriente, che assorbiva i costumi dei nomadi del deserto, che ruolo ebbe nell'espandersi del cosiddetto orientalismo, il mito occidentale di un Oriente unico e inventato? Che senso ebbe la sua opera di installazione del nazionalismo entro una cultura beduina che ne era del tutto estranea, fu influenza culturale o mero interesse coloniale? Era o no consapevole del grande tradimento che aspettava i suoi amici arabi e il suo grande sodale Feisal? Ma in realt un traditore non anche un traduttore? Sono molti, svariati e divaganti i temi che Cardini affronta a partire da gesta grandiose, tanto che il suo fluente discorso (il libro una trascrizione riveduta di una lezione trasmessa da Radio 2 di cui conserva la freschezza e la chiarezza) diventa una riflessione su questioni che ancora ci riguardano sui rapporti, politici e culturali, Oriente-Occidente. |