Ne L?osteria volante la pace tutt?altro che la benvenuta dal momento che segna la sconfitta di un continente e, cosa ancora pi grave, la sua colonizzazione. Il pericolo non l?Islam in s, quanto la fusione che si verifica tra la degenerata filosofia occidentale e quella orientale, un amalgama luciferina il cui prodotto un nulla che, come nella Storia infinita, rischia di inghiottire realt e coscienze. Pagina dopo pagina viene svelato al lettore ci che Chesterton considera essere l?unico e vero conflitto di civilt: la lotta contro la tentazione che si consuma nell?anima di ognuno di noi. La pace offerta dal mondo un piattume indistinto, un conformismo al limite del disumano ? l?anti-utopica democrazia di Paceways descritta nel romanzo ne l?emblema ?, mentre quella che viene da Dio una pace guerreggiata, conquistata a prezzo di un lungo duello con se stessi. Militia est vita hominis super terram: per questo che Dalroy decide di continuare a combattere; non solo questione di libert, di pi, questione di eternit. Luca Fumagalli |