Fin dalla pi remota antichit, il cielo e i fenomeni straordinari che vi si verificano sono stati guardati con attenzione, sconcerto, paura e meraviglia. Le comete, o altre apparizioni in svariate forme (travi di fuoco, draghi fluttuanti, spiriti combattenti, luci e colorazioni anomale, strani oggetti volanti), le piogge di sangue, le eclissi erano osservate con timore e con fervore pronosticante, anche perch ritenute segni arcani di sventure e di accadimenti eccezionali, in un connubio duraturo di astronomia e di astrologia. Non di rado, poi, i fatti e i loro presunti significati venivano piegati da chi li registrava e li commentava ad esigenze strumentali di carattere politico o religioso e ad intenti finalizzati a una ridondanza iperbolica, e la loro interpretazione era condizionata dai livelli culturali e dalle conoscenze scientifiche relativi alle varie epoche. Detto ci, sarebbe superficiale liquidare sempre e comunque i racconti di certi eventi come fantasie o operazioni editoriali: i resoconti (numerosissimi in ogni epoca storica) di eventi celesti ritenuti prodigiosi possono infatti contenere, oltre a inevitabili esagerazioni, fraintendimenti e scopi strumentali, anche importanti elementi di verit e rappresentare, quantunque conditi dalla maraviglia del pensiero pre-scientifico, cronache e testimonianze relative a qualcosa di concreto e non sempre di facile decifrazione persino alla luce delle attuali conoscenze. Con un lungo e meticoloso lavoro di ricerca e di ricognizione in una mole enorme di fonti antiche, medievali e d'et moderna, oltre che con il ricorso a comparazioni con i pi recenti studi scientifici ed astronomici, Eraldo Baldini ci conduce con questo libro in un viaggio tra le incredibili osservazioni fatte nei secoli dagli uomini europei, italiani e soprattutto dell'area emiliano-romagnola. Un viaggio ricco di informazioni e di implicazioni che non mancher di affascinare i lettori, di condurli a risposte e di rinnovare in loro suggestive domande. |