A Modena, nei pressi del Duomo, c' un pezzo di selciato conosciuto come 'Al tvajiol ad Furmajin', "il tovagliolo di Formaggino". il luogo in cui cadde, dopo essersi lasciato andare dalla sommit della Ghirlandina, il corpo di Angelo Fortunato Formggini: editore raffinato e geniale, intellettuale inquieto, ebreo con un controverso legame di amore-odio, contiguit e distanza con il regime fascista. Qual era il suo rapporto con l'ebraismo (italiano)? E quello col fascismo e, in particolare, con Mussolini? Quali furono le ragioni che lo spinsero (e forse lo costrinsero) al suicidio? Il libro di Gianpaolo Anderlini cerca di dare risposte a queste domande, per riconsegnarci un Formggini protagonista vero della cultura del Novecento. Prefazione di Giorgio Montecchi e Rita Turrini. |