Mondo tedesco e civilt greca hanno sempre intrattenuto una relazione particolare, con Platone a occupare il posto d?onore. Non si tratta solo di interessi eruditi, in discussione c? molto di pi. Il ritorno ai Greci e a Platone prima di tutto un modo per ripensare il proprio tempo in cerca di una soluzione alla crisi che lo attraversa. In gioco insomma l?identit stessa della civilt europea, con le sue pretese fondazionaliste (non siamo forse la civilt del logos?) e i suoi progetti politici. Di questo discutevano Heidegger e Gadamer, Wilamowitz e gli ideologi nazisti, o ancora Popper, Arendt, Strauss e tanti altri, dando vita, sotto il segno di Platone, a un caleidoscopio di interpretazioni volte a esaltare aspetti diversi del suo pensiero. Metafisico o scettico, totalitario o utopista, dogmatico o dialogico, il filosofo greco emerge in tutta la sua elusiva complessit facendosi, di volta in volta, modello a cui guardare o cattivo maestro da smascherare e superare. Del resto, non poteva essere diversamente: chi controlla Platone, controlla la filosofia e il potere, spesso non percepito, che essa detiene nella costruzione della nostra immagine del mondo |