 "Il fulmine imprigionato nel filo, l'elettricit catturata ha creato una civilt che si allontana dal paganesimo. Ma che cosa mette al suo posto? Le forze della natura non sono concepite come entit biomorfiche o antropomorfiche, bens come onde infinite che obbediscono alla pressione della mano umana. In questo modo l civilt delle macchine distrugge ci che la scienza, scaturita dal mito, aveva faticosamente conquistato, la sfera della contemplazione che crea spazio al pensiero. Il moderno Prometeo e il moderno Icaro, Franklin e i fratelli Wright, che hanno inventato l'aeroplano, sono i fatidici distruttori di quel senso di distanza, ci che minaccia di riportare il globo nel caos. Il telegramma e il telefono distruggono il cosmo. Il pensiero mitopoietico e quello simbolico, nella loro lotta per spiritualizzare la relazione dell'uomo con l'ambiente, hanno creato lo spazio come zona di contemplazione e di ragionamento, quello spazio che la connessione istantanea dell'elettricit distrugge, a meno che un'umanit disciplinata ristabilisca le inibizioni della coscienza." (Aby Warburg, 21 aprile 1923). Con uno scritto di Katia Mazzucco. |