Questa una storia parziale e non ha la pretesa di ricostruire alla perfezione gli accadimenti storici. una storia d'amore personale, a tratti assai stramba e picaresca, che per somiglia a quella di tanti altri. Una storia, quella del comunismo italiano, tanto forte da far tremare i polsi. Sergio Staino uno dei pi importanti vignettisti italiani. Attraverso la sua creatura di fantasia, Bobo, panciuto, scettico, amletico, ma prototipo di un certo tipo di comunista, ha raccontato i passaggi fondamentali del P.C.I., i dilemmi e gli snodi cruciali, le battaglie campali, gli errori madornali e le ipocrisie. Per raccontarla bene, questa storia, ci porta dentro le campagne toscane del secondo dopoguerra, la figura leggendaria del nonno materno, e poi la Firenze degli anni '50, le simpatie verso l'ala carismatica del partito, Pajetta e Terracini. Ci racconta Togliatti e Berlinguer. L'amore per Neruda e Brecht. Le differenze tra il comitato centrale e le masse, sempre indomite e pronte alla rivoluzione. E gli anni all'Unit di Macaluso. La sua storia del Pci anche una lettura moderna di tutto ci che stato, ci che poteva essere e non stato. Un atto d'amore verso un'idea che non tramonta e che seppur in forme diverse chiede ancora conto alle societ di oggi e di domani. |