Trieste, primi del Novecento, Davorin Paternoster, dodicenne in odore di grazia angelica, stato rapito da Hieronymus Mors, oscuro studioso di arti magiche. Per Anton Adler padrino del giovane, nonch commissario della polizia asburgica non c tempo da perdere: dopo una rapida indagine sul negromante, il poliziotto e il suo fidato amico Artan Hagopian ne seguono le tracce fino a Sarajevo, dove simbattono in una feroce societ segreta serba che pare aver avuto un ruolo nel rapimento. Nel frattempo, il ragazzo, dopo un terribile viaggio via mare assieme a una ciurma di tagliagole, tenta la fuga, ma subito catturato e imprigionato nelle segrete di unoscura torre medievale nascosta nel cuore della Bosnia. Sar la lettura dei tremendi diari di Mors a portare Adler e Hagopian molto vicino a Davorin, ma la sfortuna trarr le sue soddisfazioni tenendoli divisi, cosicch le strade del ragazzo e del suo padrino sincroceranno pi volte senza mai unirsi, tra spie russe, riti magici, bizzarri scavi archeologici, oscure caverne, idoli pagani e strani amuleti, nonch un chiassoso circo itinerante, dove unindovina accoglier Davorin come fosse un figlio appena ritrovato. Prosegue, nel secondo libro della trilogia, la lotta fra Bene e Male, Scienza e Magia, nel solco della tradizione europea del romanzo gotico e davventura che Custerlina padroneggia da maestro, in uno scenario balcanico dove Oriente e Occidente non hanno mai smesso dincontrarsi e di scontrarsi. Inseguimenti, fughe drammatiche, paesaggi da sogno e scenari da incubo, birra e profumo di spezie, un talismano misterioso e un nemico sempre pi sfuggevole: questi gli ingredienti con cui la Carovana dei prodigi ci conduce attraverso i Balcani, mentre intorno lImpero asburgico va sgretolandosi. |