Arnaldo Alberti un uomo di cultura, uno dei pochi intellettuali del cantone (il Canton Ticino, Svizzera) impegnato da decenni nel dibattito politico e nella denuncia implacabile dell'appiattimento e dell'imbarbarimento del confronto delle idee. Un personaggio rispettato ma scomodo. La sua retorica senza fronzoli, diretta, talvolta brutale, spesso appare eccessiva, ma sempre coerente con le verit che richiama alla nostra attenzione. Un fedele, tuttavia. Instancabile e spesso spietato critico delle derive del PLR (Partito Liberale Radicale), rimane fedele al partito contrariamente ad altri che se ne sono andati delusi e stanchi di combattere. Alberti non abbandona, non tace, dice ad alta voce ci che molti altri pensano, rimane liberale radicale. il PLR che cambiato, afferma. Lui rimasto fedele agli ideali, non cos i recenti amministratori del partito che hanno soffocato il dibattito nel nome di un unanimismo, asserita premessa di efficacia. Disturba al punto che certi media "indipendenti" non pubblicano i suoi contributi, anteponendo la preoccupazione di non infastidire la quiete dei propri abbonati alla libert di espressione cos spesso celebrata solo a parole. Prefazione di Dick Marty. |