Il protagonista di "Il quinto passo l'addio" si chiama Ruggero Gunale e non un uomo semplice, come tutt'altro che semplice il modo che ha di raccontare la sua storia. Per gran parte del romanzo lo accompagniamo lungo una galleria degli specchi che offre di lui immagini variamente deformate. Arrivato alla fine, al passo d'addio del titolo, finalmente si concede a un racconto limpido e in qualche modo rasserenato della sua storia. Che una storia d'amore, prima di ogni altra cosa. Ma non solo questo. C' Cagliari nella parte di "piccola citt, bastardo posto". C' un giovane scrittore che cerca (e non trova) la sua strada. C' una radio libera, quando le radio libere hanno ancora un po' (ma solo un po') dell'energia irriverente dei primi tempi. C' una sinistra malamente impiastricciata in faccende sottoclientelari. C' la droga. C' l'essere sardo di Ruggero Gunale, oggetto di un sordo e autistico rimuginare... (Dall'Introduzione di Luciano Marrocu) |