Il tema prescelto per l'annuale Convegno del Dipartimento di Giurisprudenza tenutosi 1'11 e 12 dicembre 2017, "Citt, cittadini e conflitti. Il diritto alla prova della dimensione urbana", consente di esaminare un ampio ventaglio di problematiche connesse all'idea della "citt che cambia", intesa come un corpo vivo in continua mutazione che non si lascia facilmente guidare nel suo sviluppo secondo la logica di una pianificazione imposta dall'alto per mezzo di regole politiche, economiche, sociali e giuridiche. Le sollecitazioni che provengono quotidianamente dalla realt ? si pensi a titolo di esempio al dibattito sullo ius soli e sugli accresciuti poteri di ordinanza dei sindaci ? evidenziano la necessit di ripensare il rapporto tra la citt come spazio architettonico, urbanistico, paesaggistico e come aggregato di persone (singoli cittadini, gruppi, istituzioni). I decisori politici devono saper gestire quotidianamente una realt urbana che si fonda su contraddizioni e conflitti che possono scaturire da fenomeni come ? ad esempio ? l'immigrazione, la globalizzazione economica, il progresso tecnologico. in tale contesto che emergono nuove modalit del vivere insieme, dell'essere appunto cittadini, sotto i profili contrapposti dialogo-non dialogo, inclusione-esclusione, uguaglianze-diseguaglianze, socialit-estraniamento, ecc. Di fronte ai problemi posti dal vivere in comune nella citt, il giurista pu svolgere un ruolo fondamentale nell'indirizzare la riflessione sugli strumenti pi utili per prevenire e gestire i conflitti che potrebbero sorgere, ad esempio, in tema di spazi e diritti di cittadinanza (all'assistenza medica, all'istruzione, alla casa, al lavoro, alla tranquillit dei residenti), oppure in relazione ai rapporti fra autorit e individuo (poteri dei sindaci, dei questori e dei prefetti interferenti con le libert personali). Il tema proposto si presta dunque ad essere esaminato in un'ottica multidisciplinare e comparatistica, coinvolgendo trasversalmente diversi settori del diritto (privato, costituzionale, amministrativo, del lavoro) e campi del sapere, quali la storia e la filosofia, la criminologia, le arti, l'architettura e l'urbanistica, la sociologia e la demografia. Proprio il ricorso a tali diversi ambiti della conoscenza umana consente di realizzare come vi siano diversi modi di intendere e vivere la citt oggi, connessi fra loro ma non sempre armonici... (Dalla Prefazione) |