"L'uomo che inventava le citt" il racconto della vita straordinaria di Rafael Zarlanga, artista argentino al quale un giorno Juan Domingo Pern, l'ex presidente in esilio, chiede di progettare un'intera metropoli, la "citt utopica peronista". Il progetto, al quale il committente non d vere e proprie linee guida, smarrisce presto ogni limite: cerca uno spazio insospettato, moltiplica la tipologia del materiale, si allarga all'incommensurabile, imprigiona Zarlanga che finisce per vivere dentro i modelli di cartone o legno che realizzano in tre dimensioni le forme e le idee inconciliabili della citt e dell'utopia. In questo racconto lungo, che ricorda Borges, Kafka e Calvino, Guebel avvicina, come scrive Luigi Marf nella postfazione, "la prospettiva dell'artista a quella del rivoluzionario: l'ossessione per la forma perfetta del primo altrettanto demonica, totalitaria, fallimentare del sogno di societ ideale cui l'altro pretende di dare realt con la sua rivolta". |