Praga, 1938-39. La storia del Novecento marcia a passo forzato verso uno dei suoi momenti pi critici: il magniloquente Nuovo Ordine nazista, la guerra imminente, la ?questione ebraica?, le persecuzioni pianificate, l'invasione dell'Europa. Chi il signor Kopfrkingl, protagonista di questa storia nera praghese? Un tenero, sdolcinato padre di famiglia, impiegato al crematorio, un uomo che sorride sempre. S, in apparenza. Interiormente, invece, una marionetta dall'animo monodimensionale, dalla volont larvale, dalla morale astratta e limitata, che vede tutto e tutti come stereotipi. Un uomo intimamente servile per cui il bene indifferentemente cura e sterminio, felicit e olocausto, la cui idea di paradiso in terra condanna gli altri all'inferno. Lo stile ossessivo e preciso di Fuks sottolinea perfettamente questo aspetto e gli funzionale. Il bruciacadaveri procede come una partitura con il frequente contrappunto di ripetizioni di nomi e intere espressioni. Lo sguardo alienato e distorto del protagonista, con tracce di macabro divertimento, amalgama un testo di cui si pu apprezzare la struttura profonda e la caleidoscopica creativit. Postfazione di Alessandro Catalano. |