Sapeva Enrico Costa (come un personaggio di Borges) che la soluzione del mistero sempre inferiore al mistero. Nell?indagare sul leggendario criminale detto il muto di Gallura, fa s luce sulla figura storica del bandito Sebastiano Tansu (uomo di media statura, biondo, sordomuto dalla nascita, intelligente e dalla vista acutissima) e sulla faida che verso la met dell?Ottocento sconvolse tre famiglie del paese di Aggius, contando settanta morti ammazzati, ma in fondo s?impegna ad alimentare la leggenda-mistero. Il narratore s?insinua negli interstizi della storia e della leggenda, chiarisce fatti e psicologie, ma poi semina il dubbio, e nella instabilit dell?avventura investigativa coinvolge il lettore con un intreccio circolare da romanziere sagace. Vinta la scommessa paradossale di far parlare un muto, resta quella landa di silenzi ? e su tutti quello che avvolge la scomparsa nel nulla di Sebastiano ? dove pu spaziare la fantasia dell?autore, concedendo spazio a quella sacrosanta del lettore. Prefazione di Franco Fresi. |