Con questo suo primo libro di narrativa, Alberto Asor Rosa rimette in gioco la sua scrittura immergendola nei grovigli della memoria. Ci troviamo a leggere cos la storia di un bambino che inizia ad andare a scuola verso la fine degli anni Trenta ed ormai un ragazzino quando il libro finisce, nel maggio del '45. E leggiamo la storia dell'Italia che in quel giro di anni vive avvenimenti politici decisivi: l'entrata in guerra, i primi bombardamenti, i militari sbandati dopo l'8 settembre del '43, le Fosse Ardeatine. E poi le avvisaglie di un mutamento antropologico che sar rapidissimo nel dopoguerra; le ultime istantanee di un'Italia di campagna fatta di lampade a petrolio e spostamenti a dorso d'asino. Ma sotto il racconto, cos apparentemente razionalizzato, si sente il ribollire dei frammenti di vita inappagati dalla trascrizione, si sentono le infinite possibilit scartate. Ed questo che fa del libro, al di l del valore etico di testimonianza, un avvincente viaggio nella memoria. |