La poesia quel lampo che fa sentire nell?uomo ? nel suo perire ? la verit del suo essere immortale Giuseppe Ungaretti La nostra epoca si trova a dover fare i conti con una condizione esistenziale di intrinseca precariet: l?uomo sembra una goccia di rugiada appesa ad una foglia, assume una forma di costante instabilit. Vive come colui che sta per cadere, che sta per lasciare la presa. Ogni sua creazione autentica sembra derivare dal suo ?essere in questione?, piuttosto che dal suo rapporto concreto con il mondo: manifestazione di un vuoto, di una mancanza, di un?assenza che si sviluppa nell?eterna ricerca di ?un? s. Lacan rovescia definitivamente il vecchio penso, dunque sono di Cartesio in se penso, non sono, in quanto l?essere si agita, appunto, al di sotto e prima della patina del razionale, dell?ammissibile, del comprensibile. L?uomo sfugge a se stesso, alla sua stessa presa, particolarmente a quella della ragione; dei suoi percorsi non possiamo, ormai, che seguirne soltanto le tracce? In questa prospettiva, le opere raccolte in questa collana poetica, diventano tracciati concreti che affiorano nell?incanto fonico o si rapprendono nel dispotismo ritmico-musicale; tensione e grido strappati alla sintassi in microcosmi semantici, con la leggerezza di una foglia nel brusio dell?esistenza. Sono forme inspiegabili che alludono ? senza raccontare ? ad un passato smarrito e lasciano traccia indelebile; ideogrammi sconosciuti sciolgono o imprigionano il lettore in un enigma che ci ricorda, parafrasando Ungaretti, che La poesia quel lampo che fa sentire nell?uomo ? nel suo perire ? la verit del suo essere immortale. Autori: ROBERTA MARSEGLIA ANDROS MASTROSANI VERONICA MEDICI ALESSANDRA MENESATTI MARTINA MENICHINI ANTONIO MONTANO VALENTINA NOVELLO JESSICA ORLANDO ANTONIO PALLADINO ANDREA PEDROTTI PATRIZIA PIERACCINI ILARIA SERATI LETIZIA SIRIANNI |