"L'anacronismo forse una chiave universale di comprensione della perenne attualit della storia, perch riporta al pi autentico e simultaneo disordine ci che noi - pervicacemente - cerchiamo di riassettare con le nostre "ricostruzioni" a posteriori. Proprio per questo l'ordine apparente di una successione cronologica degli eventi, coi numeri crescenti degli anni che li accompagnano, come in questo libro, pu sembrare uno dei modi meno inautentici e pi rispettosi del naturale caos della storia. [...] Immaginarsi poi per una storia come quella della Polonia, per cui spazio e tempo si sono sbizzarriti in tutte le loro possibili dimensioni, scambi e interconnessioni. [...] Come si fa a raccontare davvero, con un minimo di sobriet e di attendibilit tutto questo? Questo libretto ci prova, non certo in modo asettico e anaffettivo, ch anzi l'et giovine degli autori si far qua e l sentire, con le sue predilezioni, idiosincrasie e piccole intemperanze, nonostante che io, Pimko, dottor professor, e per dirla tutta insegnante, dotto filologo dell'Urbe, li abbia costantemente ammoniti e messi in guardia..." (dalla Nota introduttiva di Luigi Marinelli) |