Venezia, ottobre 1822. Al secondo piano di Palazzo Francesconi, un uomo steso nel suo letto di morte. Si chiama Antonio Canova ed il pi grande artista del mondo. Al suo fianco seduto il fratellastro Giovan Battista Sartori, che prova per lui un immenso amore. Ma ora ad Antonio non importa pi essere confortato. Vuole rendere un'ultima confessione prima di andarsene. cos che torniamo al 1810, quando lo scultore a corte dell'altro uomo del secolo, Napoleone Bonaparte. Diversissimi, eppure accomunati dal destino di essere rimasti ben presto orfani di padre e di non aver saputo essere padri a loro volta. Tra di loro, nucleo incandescente, Maria Luisa: imperatrice poco pi che bambina, pendolo segreto in movimento tra la seduzione del potere e la difesa di una purezza impossibile. Nel suo lungo e appassionato racconto, Canova rivela al fratello la miccia che ha incendiato e distrutto le loro vite. E trova, nella compassione dell'ascolto e nel conforto del sogno, il vero seme della sua discendenza. |